... io intanto inizio già a canticchiare BUON NON-COMPLEANNO sorseggiando una tazza di tè.... e cerco la risposta alla sua domanda "Perché un corvo è come una scrivania?"
Cappellaio Matto: Che differenza c’è tra un corvo ed una scrivania?
Alice: Un indovinello? Vediamo un po’… Che differenza c’è tra un corvo ed una scrivania?
Cappellaio Matto: Chiedo scusa?
Alice: Che differenza c’è tra un corvo ed una scrivania?
Cappellaio Matto: (urlando) Qual è la differenza tra cosa?
Lepre Marzolina: (urlando) Attento! E’ pazza da legare!
“Beh, hai risolto all’indovinello?” disse il Cappellaio, rivolto nuovamente ad Alice.
“No, mi arrendo” rispose Alice. “Qual è la soluzione?”
“Non ne ho la minima idea” disse il Cappellaio.
“Nemmeno io” disse la Lepre Marzolina.
Alice sospirò, stanca. “Secondo me potreste impiegare meglio il vostro tempo” disse “invece di sprecarlo con indovinello senza risposta”.
Il video è un pugno nello stomaco, è la cruda realtà e per scaricarlo da youtube occorre essere maggiorenni, vi chiedo quindi di aprirlo con la "mente giusta".
"Una ragazza di sedici anni, con i jeans e le scarpe da ginnastica sotto un discreto velo. Era bellissima. Suo padre, cercando di tamponare il sangue grida: "Neda, svegliati!" "Neda, non ti preoccupare! Non ti preoccupare!", e basta. Senza invocare Allah e consegnarla a chissà quali mani divine. Voleva trattenere la figlia, lì, in quel posto, con lui. Dove - forse - stavano manifestando fianco a fianco per la libertà. O forse stavano assistendo al risveglio del cuore del loro paese. Ed ecco il colpo al cuore, diretto, improvviso.
E' un immagine fortissima, con dentro più o meno tutto.
Il resto sono cazzate, squallide contabilità. C'è un Iran giovane e dinamico che non è con Moussavi, né con la Cia, ma semplicemente si è rotto i coglioni del medioevo. Lo vediamo da anni, lo leggiamo su Internet, lo intercettiamo nelle università, nei fumetti, nel cinema, nei modi di vestirsi delle ragazze, nella musica. Il volto di Neda, sedici anni. [qualcuno dice 26, ma questo non cambia nulla]. Gli occhi che si voltano a destra, cercando qualcosa di ultimo. Forse, sì, il padre. E poi tutto trabocca, si sgretola, evapora.
Per paradosso arriva da oriente il vessillo della dignità femminile, col suo sangue, la sua tridimensionalità. Noi che ci vantavamo di avere la fate, mentre nutrivamo i draghi. Noi che stiamo appiattendo tutto, nella plastica, nella volgarità dei rapporti di forza, raccogliamo dall'asfalto di Teheran una piccola icona velata. In pochi secondi di agonia, suo malgrado, è contenuto il germe della laicità, del progresso, del nuovo Islam. Che in questi giorni sta levando la sua prima voce, sta mostrando al mondo i suoi primi martiri.
Non vogliono il funerale pubblico, perché hanno capito quanta gente sta urlando disperata insieme a quel padre: "NEDA!" "NEDA!" "NEDA!"
Di solito quando si parla di film horror non si parla di pianti, ma vi posso garantire che il finale mi ha notevolmente commossa. Si fa guardare volentieri e non è un horrorsplatter, ma rientra nel filone psico-horror dove molto è lasciato all'immaginazione. Ho appena terminato la visione e con il cane accoccolato sui piedi sono tranquilla..... almeno spero.....Notte....
Io adoro cucinare, e devo dire che me la cavicchio anche. Oltre ad avere una collezione di libri e riviste che mia avrebboro già dovuta collocare nell'olimpo degli chef, ho anche ciafferi di ogni genere per poter preparare i miei esperimenti. Purtroppo oggi, mentre preparavo il mio adorato pesto di rucola lui ha deciso di abbandonarmi.
Aveva già dato segni di cedimento qualche tempo fa, ma aveva portato a termine il suo compito consentendomi di preparare l'impasto per il mio adorato pane ai multi cereali. Oggi, niente da fare, dopo dieci anni di gloriosa carriere è stato riposto nella sua scatola originale (si sono anche un ciccinino maniaca) e domani verrà condotto in discarica per lo smaltimento. Da stasera nella mia cucina troneggia lui.... E' stato preso il 30.04.1998 dalla mì mamma con i punti dell'Esselunga ed è rimasto intatto nella nostra cantina fino ad oggi (nella scatola era ancora presente lo scontrino per la garanzia). Bene da domani inizieremo una lunga e intensa vita insieme ... speriamo anche piena di tante soddisfazioni.
P.s. Non diteglielo, non vorrei mai che si offendesse e non iniziasse manco a lavorare, ma il mio sogno resta sempre lui
Quando i miei figli erano piccoli, facevo un gioco con loro. Gli davo un rametto ciascuno e dicevo loro di spezzarlo. Non era certo un'impresa difficile. Poi gli davo un mazzetto e gli dicevo di provare con quello. Ovviamente non ci riuscivano. - Quel mazzetto - gli dicevo - quello è la famiglia. ("A Straight Story" - David Lynch)